Il fisiopreparatore deve avere tutte le competenze possibili sul muscolo. Deve poter rimuovere, superare ogni problema meccanico muscolare per ripristinare la performance atletica o riadattarla (con protocolli completi).

I postumi di incidenti, traumi, sofferenze, blocchi del muscolo, pur non rientrando in patologie di competenza medico-specialistica (neurologo- ortopedico- fisiatra- fisioterapista), cronicizzano condizionamenti meccanici delle catene stesse e delle loro performance.

Difese muscolari e sollecitazioni fisico-meccaniche delle inserzioni e delle origini muscolari portano il muscolo in uno stato non responsivo e di completa perdita di allenamento, ma non di “patologia” vera e propria.

Chi avrà in carico il recupero e il riadattamento del muscolo “sofferente” dovrà possedere tutte le competenze, anche manuali, perché il tono e la forza spesso devono essere richiamate e riallenate manualmente.

Con tale esclusiva e completa competenza si va a riempire un grande vuoto formativo e legislativo colmato per ora solo da farmaci, terapie palliative, alternative, e da figure non specificatamente preparate.

La superata figura del massoterapista riempiva parzialmente tale vuoto.

Il fisioterapista ha una preparazione manuale acerba che non coltiva, perché preferisce percorsi professionali più complessi (anche se non riconosciuti) e meno impegnativi psico-fisicamente.

Il preparatore atletico prende in consegna un’atleta per allenarlo e prevenire eventuali recidive, senza la certezza che sia effettivamente totalmente recuperato.

Il “gravoso” compito di risolvere i problemi muscolari in ambito sportivo professionistico o amatoriale è ormai un bisogno assoluto, dettato soprattutto dal numero impressionante di richieste.

Non esistono facoltà, specializzazioni, master, che abbiano individuato e formato la giusta competenza.

Quello che tuttora in certe situazioni viene svolto da due diverse figure non così vicine ne’ complementari, con risultati molto discutibili, polemiche ancora aperte, e atleti alla ricerca di vere soluzioni, ora dovrà essere a carico di un’unica figura che se ne dovrà prendere tutta la responsabilità.

Responsabilità di cui si dovrà far carico in prima battuta l’anchilosata università, con corsi biennali più utili degli esistenti e master specifici.